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martedì 10 aprile 2018

Recensione - LA MIA SECONDA VITA

Buon pomeriggio lettori, anche oggi nuova recensione, e questa volta si tratta di un libro che ho letto addirittura a fine gennaio (si, sono un po' indietro con le recensioni...)

“Anna e Daniel hanno sempre vissuto nella convinzione che ogni essere umano valga qualcosa, indipendentemente dalla sua origine o dalla sua fortuna”

INFO



  • Titolo: La mia seconda vita
  • Autore: Christiane F.
  • Pagine: 229
  • Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 
  • Data di pubblicazione: 15 gennaio 2015
  • Prezzo: copertina flessibile 8,50 euro
  •              copertina rigida 7,65
  •              ebook 3,99 euro
  • Voto: 🌟🌟🌟🌟/5






TRAMA

Era il 1978 quando due giornalisti seguirono Christiane e i suoi amici negli angoli più bui della metropolitana di Berlino. Fu un viaggio all'inferno, raccontato in un libro che divenne il simbolo di una generazione falciata e trasformò la protagonista nell'incarnazione dell'inquietudine giovanile. Trentacinque anni dopo, Christiane ci impressiona e ci commuove come allora raccontandoci un'intera vita di solitudine e disperazione: la disintossicazione, gli anni felici e folli insieme agli idoli del rock e della letteratura, le ricadute, la lotta per la sopravvivenza in un carcere femminile, le amicizie pericolose, le malattie; gli aborti, e un figlio adolescente di cui le è stata sottratta la custodia. "Non ho più niente. Non ho più amici, e nessuno può immaginare cosa mi tocca passare ancora oggi, solo perché sono quella che sono. Sono questi i momenti in cui guardo fuori dalla finestra e mi chiedo: 'Farà poi così male buttarsi di sotto?'". Christiane non ha paura di scoprirsi, ed è ancora una volta la sua spietata onestà a fare di questo memoir un racconto coraggioso e commovente: "lo sono e resterò sempre una star del buco. Un animale da fiera. Una bestia rara. Una ragazza dello zoo di Berlino".

RECENSIONE 

“Io sono più brava a scrivere che a parlare. Quando amo qualcuno, mi è difficilissimo dirglielo direttamente perché ho paura di essere rifiutata. Allora guardo per terra intimidita, non riesco a stare ferma e balbetto.”

Quando ho iniziato a leggere questo libro pensavo che fosse una sorta di seguito di “Noi i ragazzi dello zoo di Berlino” e sono rimasta abbastanza spiazzata dalla differenza di scrittura tra i due libri.
In questo romanzo Christiane racconta davvero in prima persona tutta la sua vita, tutti i suoi problemi, mettendosi a nudo e non deve essere stato facile. 
Ci parla dei suoi amori, delle pazzie che ha fatto, del figlio e dell’amore che tentato di dargli. 

“Quando si è giovani, si crede sempre di aver incontrato la persona giusta, quella con cui si passerà la vita. Ma nessuno sa cosa vuol dire, una vita” 

Christiane racconta con coraggio le follie che ha fatto per amore, i percorsi che ha intrapreso pensando che fossero quelli giusti e che invece l’hanno riportata sempre al punto di partenza.

“La cosa più importante è insegnare ai propri figli ad avere fiducia in se stessi e nelle persone che li circondano. Insegnare loro a dire: andrà tutto bene”

La sua di sicuro non è stata una vita facile, ma con l’arrivo del figlio ha provato a rimediare, per dare a lui una vita più facile e migliore.
Per il bene di Phil non l’ha tenuto con sè, ma l’ha affidato ai servizi sociali, i quali gli hanno trovato una famiglia che gli voleva bene, ma non ha mai perso il rapporto con lui. 

“La lettura dà più piacere quando ci si riconosce nelle storie e se ne può trarre qualcosa per sé”

Di sicuro è un libro davvero consigliato, soprattutto se avete amato “noi i ragazzi dello zoo di Berlino”.
È una lettura complicata, forte e profonda, piena di sofferenza. 
Ovviamente è quel genere di libro a cui penso nessuno possa restare indifferente, è un libro che analizza temi delicati e spesso vi farà provare un sacco di rabbia verso la protagonista.
Ho comunque amato ritrovare Christiane e la sua vita incasinata dopo anni che non rileggevo il suo primo libro.

Per chi ha letto entrambi i libri e ha visto il film, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, per cui lasciate un commento o scrivetemi su Instagram!